Nell’ambito di una serie di iniziative e ristampe che celebrano il trentennale dalla nascita del progetto, viene riproposto il decimo e ultimo album composto nel 1991 dai CP per la portoghese Putrefactio (ma mai pubblicato all’epoca), prima della lunga assenza discografica interrotta solo nel 2015 con The Erivar. Un “lost album” dunque, per il duo milanese dedito ad un’ambient rituale di matrice crowleiana. La voce manipolata di Aleister C. compare difatti in tre delle nove tracce, che a soffusi tappeti industrial ambient e cupi drone abbinano ipnotici loop di voci campionate, senza traccia dei sabba rumoristici che pure appartengono al genere. Alla maniera dei primi Coil, si ha la sensazione che le citazioni dalla letteratura esoterica avvengano con piena padronanza e rispetto delle fonti, come quando in The Pentagram si ricostruisce per allusioni sonore uno scenario da invocazione demoniaca. Una raccolta di pregevole fattura, che privilegia passaggi arcanamente pacati e riflessivi, come nelle estese A-Thele-Ber-Seth e The Dreamer.
Vittore Baroni, Rewind, Blow Up, November 2017